Il fontanino di Trassilico, un piccolo edificio di uso pubblico all’ingresso del paese, è da sempre molto caro agli abitanti del paese. e contemporaneamente è una ricca fonte di informazioni sulla storia locale che ancora oggi possono essere lette sulle sue pietre.
fontanino Dall’incisione al centro del prospetto, in lingua frammista dl termini italiani e spagnoli: “non es fuog(o) che mas arda come lingua che mas habla”, si può risalire al soggiorno di truppe spagnole avvenuto a Trassilico nei primi decenni del XVI secolo. Lucca, approfittando della guerra tra gli Estensi ed il Papato, ottenne dal Viceré di Napoli alcune truppe con l’ausilio delle quali nell’ottobre del 1512 invase la Garfagnana e Trassilico, al tempo sotto il dominio estense.
Sempre al centro della fontana, con scarsa leggibilità, si trova una seconda scritta incisa: “D(eo) 0(ptimo) M(aximo) cadente(m) fere f(o)nte(m) ad com{m)une(m) us(um) co(mun)itas Trass(ili)ci r(e)staurari et (in) melior(em) forma(m) reduc(i) (pu)b(li)co aere curavit”, che rende conto dl un intervento di restauro e ristrutturazione avvenuto nell’anno 1618.
Sul lato destro, in una lapide isolata, si trova una ulteriore scritta che testimonia le riparazioni risalenti all’anno 1722: “Anno Domini MDCCXXII praetore vic(arie) Tras(silici) do(mi)no Hieronimo Ambr(ogio) Merighi fons jste per opifices Fra(ncis) cum Ricci Juliunque Grassi reparatus fuit sub Michaelis Andreini deputa(t)e”.
Tra le tracce presenti sulle pietre del fontanino, meritano attenzione i bassorilievi:
- la rocca, che fu il simbolo del comune di Trassilico sino al suo scioglimento avvenuto nel secondo dopoguerra,
- le chiavi incrociate, simbolo parrocchiale,
- i simboli araldici di Ercole I d’Este.
L’intervento curato nel 2004 dal Parco Regionale delle Alpi Apuane in collaborazione con il Comune di Gallicano, ha previsto il restauro dell’intero edificio, nonché il delicato consolidamento delle superfici decorate in pietra arenaria portatrici di queste interessanti memorie storiche.